venerdì 7 gennaio 2011

L'angolo della letteratura (文學のアヂト): Akutagawa Ryūnosuke - Un socialista (或社会主義者, Aru shakaishugisha)

Nell'attesa che la manodopera necessaria al completamento del nuovo capitolo di Genshiken venga effettuata (la traduzione è già pronta da tempo), ecco un altro racconto di Akutagawa inedito in Italia (a meno che qualche zelante nipponista/yamatologo/quel che volete non l'abbia già pubblicato su qualche oscura rivista accademica o blog) che ho scovato nei meandri di Aozora Bunko, una vera miniera d'oro per gli appassionati di letteratura giapponese: la storia personale di un uomo, fervente socialista in gioventù, che si lascia a poco a poco imbrigliare dalle convenzioni sociali per quindi abbandonare il suo, probabilmente vacuo, probabilmente genuino, attivismo, che in età matura diviene nient'altro che un ricordo lontano.

UN SOCIALISTA

Egli era un giovane socialista. Per questo suo padre, funzionario statale di basso rango, cercò di diseredarlo. Tuttavia egli non si arrese, perché il suo entusiasmo per la causa era notevole e, inoltre, aveva il supporto dei suoi amici.
Costoro si costituirono in associazione, pubblicando un pamphlet di appena dieci pagine, e organizzando comizi. Ovviamente egli non mancava mai di presenziare alle loro riunioni, e talvolta pubblicava i suoi saggi su detto libello. Probabilmente quasi nessuno, a parte i suoi amici, li leggeva, ma in uno di questi, "Ricordare Liebknecht*", raccolse più o meno tutto il suo credo, che, pur non essendo frutto di elaborata speculazione, era ricco di romantica passione.
Alla fine, egli, finiti gli studi, iniziò a lavorare per una rivista; ciò nonostante, non si dimenticò di partecipare alle loro riunioni. Essi, come sempre, dibattevano con entusiasmo sulle questioni che egli sollevava, e in più cercavano con impazienza di passare all'azione, come un corso d'acqua sotterraneo incide la pietra.
Ormai neanche il padre di lui si intrometteva nella sua vita. Egli sposò una donna e andò a vivere in una piccola casa. Casa sua era davvero piccola, ma egli, di certo non insoddisfatto, ne era piuttosto contento. Una moglie, un cagnolino, un pioppo in giardino - cose per cui iniziò a provare un certo attaccamento che per qualche motivo non aveva provato prima durante la sua vita.
Avendo il giardino a casa sua, ed essendo oppresso da un lavoro in un luogo dove non si smette di combattere neanche un minuto, un giorno iniziò a trascurare le riunioni dei suoi amici; ma ciò non voleva assolutamente dire che la sua passione fosse scemata. Almeno lui credeva che la sua persona attuale non fosse cambiata rispetto a quella di qualche anno prima, ma gli altri non la pensavano come lui. Infatti i giovani che si erano uniti da poco alla loro associazione non si astenevano dal criticare la sua indolenza.
Ovviamente, il fatto non evitò che egli venisse allontanato sempre di più dalla loro associazione prima che se ne rendesse conto, a maggior ragione allorché egli divenne padre e iniziò ad affezionarsi alla vita famigliare. Tuttavia, la sua passione era sempre rivolta al socialismo: non mancava mai di studiare, a tarda notte, al lume di una lampadina elettrica e, allo stesso tempo, prese a provare sempre più insoddisfazione per la decina di saggi che aveva scritto in precedenza, e verso "Ricordare Liebknecht" in particolare.
Essi si mostrarono ancora più freddi nei suoi confronti. Ormai non era neanche più degno di essere criticato da loro. Essi lo avevano lasciato perdere - o più in generale avevano lasciato perdere quei pochi che gli erano vicini - ma egli andava avanti col suo lavoro, senza mai fermarsi. Ogni volta che incontrava i suoi vecchi amici, borbottava qualche lamentela ormai vana, ma in realtà era ovvio che anche lui un giorno si era accontentato della tranquillità dell'uomo comune.
In seguito, passati alcuni anni, egli fu assunto in una certa azienda, dove ottenne la fiducia dei suoi superiori; inoltre, viveva in una casa alquanto più grande di quella di prima, e aveva diversi figli. Tuttavia forse solo Dio sapeva dove la sua passione fosse finita. Egli talvolta si sedeva su una seggiola di vimini e, godendosi un sigaro, ricordava gli anni della sua gioventù, il che non significa che non lo rendesse stranamente malinconico; ciò nonostante, la tipica "rassegnazione" orientale lo portava sempre in salvo da quel sentimento.
Egli era certamente un inetto, ma il suo "Ricordare Liebknecht" aveva ispirato un certo giovane, un giovane di Osaka che aveva sperperato giocando in borsa il patrimonio che aveva ereditato. Costui lesse il suo saggio e grazie a esso divenne socialista; tuttavia, egli non poteva affatto saperlo, ovviamente. Egli si siede tuttora sulla sua sedia di vimini e ricorda gli anni della sua gioventù fumandosi un sigaro, in modo umano, forse troppo umano, oserei dire.

10 dicembre Taisho 15 (1926)

*Liebknecht: Wilhelm Liebknecht (1826 -1900), politico tedesco, teorico della socialdemocrazia e uno fra i principali fautori della Seconda Internazionale, o il figlio Karl (1871 - 1919), fondatore della Lega di Spartaco assieme a Rosa Luxemburg, Leo Jogiches e altri, e quindi del Partito comunista tedesco, catturato dal Freikorps (milizie volontarie di veterani della Grande guerra), torturato e ucciso durante l'insurrezione spartachista. Non vi sono elementi sufficienti nel testo per determinare con certezza a quale dei due Akutagawa si riferisse, essendo entrambi già defunti all'epoca della stesura.

Il testo originale lo trovate QUI (kanji moderni, ortografia tradizionale).
Commenti sulla traduzione e sul contenuto sono ben accetti. Grazie per l'attenzione concessami, e arrivederci con Genshiken!

9 commenti

Anonimo ha detto...

ciao ma Genshiken 2 cap 59 ancora nnt? :/

FurukawaKanran ha detto...

Ciao, in questo periodo chi mi aiuta è molto impegnato, quindi non ti so dire quando il capitolo sarà pronto. Ricordo comunque che la traduzione è già pronta da tempo.

Anonimo ha detto...

bravi e grazie per il lavoro che fate!!

Anonimo ha detto...

uhmmmm su mangastream è uscito da tempo.... che palle!!!!!!! nn poteva fare capitolo settimanale??? e qnt manca quello 59!!!??

FurukawaKanran ha detto...

Spero che quello sbotto sia rivolto al fatto che Kio Shimoku fa un capitolo al mese; comunque, ho già spiegato perché i nuovi capitoli tardano ad arrivare. Se non vi va bene, andate a leggerlo su Mafiastream. Io faccio quello che faccio senza chiedere nulla in cambio (a parte almeno un misero ringraziamento, chiaramente), permettetemi almeno un po' di elasticità; ma vi avverto, non sapete quello che vi perdete.

Anonimo ha detto...

miii è che mi piace taaaanto genshiken!!!!! + è la colpa dell'autore che disegna un cap. al mese... -.-'
sono impazienteeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!
cmq grazie per il vostro lavoro!!!!

Dragon_slayer ha detto...

mi sembravano strani sei commenti su una traduzione di un testo giapponese ^^
'Sto testo rappresenta perfettamente il mio pensiero (di parte).

Anonimo ha detto...

wow :Q___

Anonimo ha detto...

lol